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Luoghi

 

VISITA AI LUOGHI DELLA FONDATRICE A ROMA

La nostra visita comincia a Piazza Venezia, che nel XIX secolo si pre-sentava molto diversa da oggi, consistendo nella sola Piazza S. Marco, di fronte a Palazzo Venezia.

1 Basilica di S. Marco a Piazza Venezia, dove Teresa Spinelli fu battezzata il 2 ottobre 1789. Il battistero si trova nella prima cap-pella della navata sinistra. La chiesa di S. Marco venne costruita nel IV secolo, ma presenta rimaneggiamenti dei secoli successivi; degni di nota sono in particolare il mosaico absidale del IX secolo e il soffitto ligneo del XV secolo che, in tutta Roma è l’unico ori-ginale, insieme a quello di S. Maria Maggiore.

1Zona in cui sorgeva la casa natale di Teresa Spinelli (Via della Pedacchia, 10), demolita per costruire il monumento a Vittorio Emanuele II. Oggi resta parte della chiesetta, intitolata in quel tempo alla Beata Rita da Cascia, che si trovava all’inizio di Via della Pedacchia.

1Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, nei pressi della quale Teresa è stata minacciata di morte dal marito. La zona dei Fori era ancora interrata e si chiamava Campo Vaccino perché qui, fin dal XVI secolo, si svolgeva il mercato dei bovini. L’episodio riguardante Teresa Spinelli avvenne verso la fine del 1805. Luigi Ravieli una sera costrinse la moglie ad uscire di casa e la condusse a Campo Vaccino. Roma, in quel tempo, non disponeva ancora di un’adeguata illuminazione pubblica e un luogo come Campo Vaccino si prestava particolarmente per regolamenti di conti e aggressioni. Una volta giunti sul posto, Luigi minacciò Teresa con un coltello; ella, allora, si raccomandò alle anime del purgatorio per le quali c’era una particolare devozione nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano e subito apparve un gendarme che, da lontano, seguiva tutti i movimenti della coppia, tanto che Luigi non poté portare a termi-ne i suoi loschi disegni e i due fecero ritorno a casa.

1 Convento delle Maestre Pie Filippini, presso le quali Teresa è stata ospitata durante l’inchiesta che si è aperta dopo la denuncia di Caterina, madre di Teresa, contro Luigi Ravieli, marito di Tere-sa. Presso questo convento Teresa Spinelli ha avuto come confessore P. Francesco Maria Cipriani, Benedettino Celestino che, dopo essere stato mandato in esilio da Napoleone Bonaparte, nel 1814 è diventato vescovo di Veroli ed è stato collaboratore di Teresa nella fondazione di Frosinone.

1 Chiesa e monastero di S. Caterina della Rosa o dei Funari, pres-so il quale ha studiato come educanda Maria Domenica, figlia di Teresa, dal 1819 al 1825, quando, poi, si è fatta monaca benedetti-na a Veroli (FR). Le Monache Agostiniane di S. Caterina della Rosa fin dal XVI secolo si occupavano di tenere in educazione bambine e ragazze figlie di donne prive di marito o perché dedite alla prostituzione o perché abbandonate dal consorte o perché ve-dove e prive di mezzi di sostentamento. Maria Domenica Ravieli, figlia di Teresa Spinelli, vi fu ammessa nel gennaio 1819, all’età di dodici anni. L’area in cui sorgeva il monastero è ora sede del Museo Crypta Balbi, che fa parte del circuito del Museo Naziona-le Romano, nel quale si trovano reperti dei diversi insediamenti della zona, a partire dal I secolo a. C. Per quanto riguarda il mona-stero di S. Caterina il museo conserva alcuni manufatti realizzati dalle educande nel XVI secolo.

1 Chiesa di S. Maria in Monticelli, parrocchia della famiglia di Vincenzo Spinelli, che ospitò Teresa e il padre Michelangelo dal 1820 in poi. Nella chiesa di S. Maria in Monticelli Teresa ebbe la visione del 1° novembre 1820: gli apostoli Pietro e Paolo, maestri di evangelizzazione le diedero l’impulso a dedicarsi all’apostolato educativo. Nei locali adiacenti alla chiesa Teresa tenne i suoi pri-mi corsi di catechismo e di alfabetizzazione per le ragazze povere della zona. La chiesa era officiata, e lo è tuttora, dai Padri Dottrinari, fondati dal B. Cesare de Bus, di cui si conservano le spoglie in una cappella della chiesa. Il direttore spirituale di Teresa era P. Pietro Castelnuovo che, tra l’altro, invitò la Serva di Dio a pregare il proprio Fondatore per ottenere la guarigione dalla colite ulcera-tiva che affliggeva Teresa. Al termine di una novena la grazia fuNella sacrestia della chiesa di S. Maria in Monticelli P.Pietro Castelnuovo presentò Teresa Spinelli al cav. Domenico AntonioGuglielmi, inviato dal Comune di Frosinone per cercare unamaestra per la scuola pubblica femminile.

1 Via delle Zoccolette, in cui viveva Vincenzo, fratello di Teresa e incui visse anch’essa con il padre, dopo la morte della madre, nel1820. Da qui Teresa partì nel 1821 per Frosinone. La casa di VincenzoSpinelli era quella della sua prima moglie, Annamaria Tarlati,che egli aveva sposato nel 1804 e nella quale continuò a viveredopo la morte di lei e il suo matrimonio con Costanza Bersani,dalla quale ebbe dodici figli. Annesse alla casa c’erano due conceriedella Tarlati che poi divennero di proprietà di Vincenzo. Oggiil palazzo che in quel tempo aveva il numero civico 58, non c’èpiù perché è stato abbattuto per aprire la strada su Via Pettinari.

1 Via dei Giubbonari, dove Teresa viveva con il marito Luigi e lasuocera Saveria Spada. Il n° civico 64 oggi corrisponde all’89.Confrontando le informazioni del Catasto Gregoriano del 1826 equelle dello stato d’anime del 1806 si può ipotizzare che i Ravieliabitassero al primo piano, nell’appartamento d’angolo. La sera incui Luigi Ravieli costrinse la moglie ad uscire di casa i due partironoda qui per arrivare a Campo Vaccino (Foro Romano) percorrendostrade buie e deserte.

1 Via del Mascherone, dove Teresa visse con i genitori prima delsuo matrimonio e quando vi tornò nel 1806. La casa si trovava inriva al Tevere ed è stata rasa al suolo per la costruzione degli argini,cominciata nel 1876.

1Chiesa di S. Caterina della Rota, dove Teresa sposò Luigi Ravieli il 5 ottobre 1805. L’interno della chiesa è ad una sola navata e, alla fine dell’Ottocento, è stata arricchita di un soffitto ligneo del XVI secolo, proveniente dalla chiesa di S. Francesco a Ponte Sisto, demolita per la costruzione degli argini del Tevere. Di solito la chiesa è chiusa al pubblico. Indirizzo: Via San Girolamo della Carità, 80 tel. 06.6865407

1 Via dei Baullari, dove Teresa visse da bambina e dove ebbe il primo incidente, finendo sotto le ruote di una carrozza. Fu tratta fuori illesa; in riconoscenza per lo scampato pericolo fu appeso un ex-voto in questa strada, davanti all’immagine della Madonna della Pietà, che si trova sull’angolo di un palazzo.

1 Campo dei Fiori, dove Teresa visse con la famiglia dal 1790 al 1804, a Casa Rondoni, all’angolo con Via della Corda. Qui poi continuò a vivere Gesualda Regina, sorella di Teresa, sposata con Vincenzo Rocchi, dal quale ebbe tre figli.

1 Chiesa di S. Andrea della Valle, dove Teresa fece la Prima Co-munione nel Natale 1802. In epoca napoleonica S. Andrea della Valle dovette svolgere le funzioni di parrocchia perché la vicina chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Damaso era stata occupata dalle truppe francesi e adibita a scuderia.La chiesa è famosa per avere la terza cupola più grande di Roma, dopo quella della basilica di S. Pietro e della chiesa dei SS. Pietro e Paolo all’EUR; qui, inoltre è ambientato il primo atto della “Tosca” di Giacomo Puccini.

1 Chiesa di S. Lorenzo in Damaso, dove Teresa fece la Prima Confessione durante la Quaresima del 1797. La Cresima le fu amministrata il 6 luglio 1797 a S. Pietro. Nel 1798, durante la Prima Repubblica Romana, le truppe napoleoniche occuparono la chiesa, trasformandola in scuderia. L’accesso alla chiesa è, infatti privo di gradinata e questo fece certamente propendere le truppe francesi per la scelta di questa chiesa, anziché la vicina S. Andrea della Valle. La primitiva chiesa di S. Lorenzo in Damaso è stata co-struita da Papa Damaso nel IV secolo, nella sua casa, sopra un mi-treo romano. Venne poi ricostruita dal Bramante alla fine del XV secolo. Conserva pregevoli opere d’arte, tra le quali un crocifisso ligneo del trecento, davanti al quale pare abbia pregato S. Brigida di Svezia.

1 Piazza Navona, dove Teresa andava spesso a giocare e dove si svolgeva una grande festa durante il Carnevale. In questi paraggi avvenne il secondo incidente, nel 1802.

1 Scuola di S. Tommaso in Parione. In questo palazzo S. Rosa Venerini aprì una scuola, quella frequentata poi da Teresa. La sua maestra era Sr. Angela Gonfiantini, alla quale Teresa rimase molto legata, fino a quando partì per Frosinone.

1 Chiesa di S. Agostino in Campo Marzio, dove sono conservate le ossa di S. Monica. Il convento annesso, al tempo di Teresa, era la Curia Generalizia dell’Ordine Agostiniano. Qui il Comune di Frosinone inoltrò la domanda per chiedere agli Agostiniani se tor-navano a Frosinone; qui Teresa mandò la sua richiesta di aggrega-zione all’Ordine Agostiniano.

1 Monastero del Bambin Gesù, dove Teresa Spinelli si è preparata alla Prima Comunione con un corso di esercizi spirituali.

1Basilica di S. Pietro, dove Teresa ha ricevuto la cresima e dove è stata battezzata sua figlia Maria Domenica.


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